

Bereits in früher Kindheit hat mir mein Großonkel Wolfgang
Gröbner, Professor für Mathematik und Physik bei seinen Besuchen in Gossensaß
immer wieder einen der bekannten Kosmos Baukästen mitgebracht und damit meine
Leidenschaft für Elektronik , Elektrizität , aber auch Chemie geweckt. Durch
die Tätigkeit meines Vaters war ich auch in die technischen Gegebenheiten der
Stromversorgung und Stromproduktion involviert. Ein Grundig Radio aus den
frühen 60er Jahren in unserem Wohnzimmer mit seinem grünen magischen Auge und
dem warmen Klang hatte es mir besonders angetan. Später habe ich dann mein
erstes altes Radio auf dem Flohmarkt gekauft. Es war ein VE301, also ein
Volksempfänger aus der NS Zeit. Mir war darüber kaum etwas bekannt, es gab auch
noch kein Internet, aber ich bastelte daran herum und irgendwann kam auch
schwach ein Sendersignal aus dem Lautsprecher .Zeitgleich bastelte ich an
Audioverstärkern herum und war viele Jahre bei der Zeitschrift „Nuova
Elettronica“ abonniert. Viele Bausätze dieser Zeitschrift habe ich erfolgreich
zusammengebaut. Auch habe ich mit meinem Vetter Andreas für kurze Zeit einen
privaten UKW Sender betrieben. Es war die Zeit der Liberalisierung des privaten
Rundfunks. Durch das Internet mit seinen bekannten Plattformen konnte ich dann
auch einige interessante Radiogeräte erwerben, darunter auch der Marke UNDA.
Der Besuch der Radioflohmärkte in Montichiari und besonders Marzaglia brachten
immer wieder Sammlerstücke in mein privates Museum. Ein Freund aus Trient,
Marco Puccini, hat mir dann auch noch einige besonders seltene Geräte
vermittelt.So besitze ich heute 8 UNDA Geräte sowie zahlreiche schöne Geräte
anderer Marken.
Già durante l’infanzia, mio prozio Wolfgang Gröbner – professore di matematica e fisica – mi portava spesso, durante le sue visite a Colle Isarco, uno dei celebri kit da costruzione Kosmos, accendendo così in me la passione per l’elettronica, l’elettricità, ma anche per la chimica.
Grazie all’attività di mio padre, ero inoltre coinvolto negli aspetti tecnici della produzione e distribuzione di energia elettrica.
Un apparecchio Grundig degli anni Sessanta nel nostro salotto – con il suo occhio magico verde e il suono caldo – mi affascinava in modo particolare. Più tardi acquistai il mio primo apparecchio radio d’epoca al mercatino delle pulci: un VE301, ovvero un "Volksempfänger" dell’epoca nazista. Ne sapevo ben poco all’epoca, anche perché non esisteva ancora Internet, ma iniziai a smanettarci sopra e, a un certo punto, riuscì a trasmettere un debole segnale audio.
Contemporaneamente mi dedicavo anche all’autocostruzione di amplificatori audio, e per molti anni sono stato abbonato alla rivista Nuova Elettronica, dalla quale ho montato con successo numerosi kit.
Insieme a mio cugino Andreas abbiamo anche gestito per un breve periodo una radio privata in FM, in un’epoca in cui si stavano liberalizzando le frequenze del sistema radiotelevisivo.
Con l’avvento di Internet e delle sue piattaforme dedicate, ho potuto acquistare alcuni apparecchi radiofonici molto interessanti, tra cui diversi della marca UNDA. Le fiere specializzate di Montichiari e, in particolare, di Marzaglia, hanno continuato a offrirmi autentici pezzi da collezione per il mio piccolo museo privato.
Un amico di Trento, Marco Puccini, mi ha inoltre aiutato a trovare alcuni apparecchi particolarmente rari.
Oggi possiedo otto radio UNDA e numerosi altri modelli di grande fascino e pregio appartenenti ad altri marchi.